Sono stato in Islanda in una settimana in cui un'eruzione vulcanica in corso (visibile dall'aereo) mi ha impedito l'accesso nei territori a sud della capitale.
Nello stesso momento le strade ghiacciate mi hanno dissuaso dall'andare verso nord, tutto ciò mentre soffiava il vento più forte e gelido che abbia mai sentito.
Ed era aprile.
Andare in Islanda è la cosa più simile a visitare un altro pianeta pur rimanendo sul nostro.
Quando finalmente abbiamo lasciato Reykjavik ci si è aperta la vera bellezza del paese: non dimenticherò mai l'emozione e la fatica nel raggiungere quelle cascate,
ghiacciai, canyon, faglie, geyser...
Le mani costantemente doloranti, il naso sempre gocciolante, la fotocamera sofferente per le condizioni climatiche estreme, ma la consapevolezza di star visitando
luoghi che rimangono dentro per sempre.